Questo libro racconta il percorso di ricerca e professionale di Ernesto Nathan Rogers, riassumendo i momenti più salienti dell’architettura razionalista italiana. Le teorie di Rogers costituirono la continuità e l’innovazione dell’opera dei pionieri del Movimento Moderno, nella difesa della autonomia estetica del luogo, della cultura, della tradizione attraverso un uso critico della referenza storica. Rogers teorizzò una metodologia del fare architettura collocando l’opera non sul luogo, ma nel luogo e dunque nella storia. Critico, artista, docente e studioso di storia dell’architettura moderna, organizzatore di convegni in campo internazionale, discusse e comunicò tutta la sua esperienza nella rivista Casabella. Lavorò con E. Peressutti, L. Belgiojoso e G. Banfi nel gruppo BBPR. Attento alle questioni teoriche razionaliste italiane, attore nelle realizzazioni più importanti del regime fascista, ma affascinato dall’internazionalità delle opere moderne, solo negli anni ’50, durante la chiusura dei CIAM, vede nascere in lui la consapevolezza del superamento del Movimento Moderno attraverso il recupero della tradizione in continuità con la storia.