La presente silloge contiene tutti i carmi da me prodotti dopo la pubblicazione, avvenuta nel febbraio 2015, della mia “Pecilodìa Vesevìna”.
Tra loro sono inseriti brevi Epigrammi, a me suggeriti dalla osservazione dei comportamenti degli uomini nelle varie molteplici situazioni della vita.
Essi in genere, per natura, sono filiazione più della mente critica che del cuore, più dell’arguzia sorniona che dell’emozione sentimentale.
È ai carmi che, invece, ho inteso affidare l’espressione dell’ispirazione lirica. Li ho denominati Vesevìni perché natimi in contesti materiali, antropologici, sociali e culturali della mia terra, segnata dalla presenza del Vesuvio. Ve ne sono di carattere memoriale, parenetico, protestatario, escatologico, etico, elegiaco. (l’autore)
Tra loro sono inseriti brevi Epigrammi, a me suggeriti dalla osservazione dei comportamenti degli uomini nelle varie molteplici situazioni della vita.
Essi in genere, per natura, sono filiazione più della mente critica che del cuore, più dell’arguzia sorniona che dell’emozione sentimentale.
È ai carmi che, invece, ho inteso affidare l’espressione dell’ispirazione lirica. Li ho denominati Vesevìni perché natimi in contesti materiali, antropologici, sociali e culturali della mia terra, segnata dalla presenza del Vesuvio. Ve ne sono di carattere memoriale, parenetico, protestatario, escatologico, etico, elegiaco. (l’autore)
Salvatore De Stefano è nato a Somma Vesuviana nel 1943. Laureatosi in Lettere presso l’Università di Napoli, ha insegnato prima nella Scuola Media, poi all’Istituto Magistrale, infine al Liceo Scientifico.
Nel contempo militante politico, ha ricoperto, per un certo periodo la carica di vicesegretario e poi di segretario cittadino del PSI ed è stato consigliere comunale per alcune consigliature. Uscito dal PSI, dopo aver tralasciato per alcuni anni l’impegno politico diretto, ha dato vita con altri ad un movimento civico che lo ha riportato in consiglio comunale. Ha partecipato alla formazione nel suo paese del nuovo soggetto politico PDS›DS›PD.
È cultore di Letteratura classica e moderna. Si interessa di Glottologia, di Filologia Romanza, di Dialettogia Napoletana.
Oltre a sporadici articoli sulle materie dei suoi studi, ha pubblicato il saggio introduttivo alla raccolta di poesie “Le frondi sparte” di Giovannina Papa, e tre sue sillogi poetiche: “Carminario Vesevìno”, “Pecilodìa Vesevìna”, “Carminario Vespertìno”.
Infine ha tradotto in versi italiani e pubblicato un’antologia di “Lirica greca antica”.
Nel contempo militante politico, ha ricoperto, per un certo periodo la carica di vicesegretario e poi di segretario cittadino del PSI ed è stato consigliere comunale per alcune consigliature. Uscito dal PSI, dopo aver tralasciato per alcuni anni l’impegno politico diretto, ha dato vita con altri ad un movimento civico che lo ha riportato in consiglio comunale. Ha partecipato alla formazione nel suo paese del nuovo soggetto politico PDS›DS›PD.
È cultore di Letteratura classica e moderna. Si interessa di Glottologia, di Filologia Romanza, di Dialettogia Napoletana.
Oltre a sporadici articoli sulle materie dei suoi studi, ha pubblicato il saggio introduttivo alla raccolta di poesie “Le frondi sparte” di Giovannina Papa, e tre sue sillogi poetiche: “Carminario Vesevìno”, “Pecilodìa Vesevìna”, “Carminario Vespertìno”.
Infine ha tradotto in versi italiani e pubblicato un’antologia di “Lirica greca antica”.