Definire significa stabilire i limiti di un concetto: “la de-finizione ci conduce al luogo in cui la cosa e pervenuta al suo compimento” (Heidegger e Leibniz, 1990). La definizione di paesaggio data dalla Convenzione Europea meriterebbe una riscrittura continua perché non è possibile darne una definizione univoca, come un principio scientifico verificabile: de-finire come circoscrivere ponendo limiti al pensiero.
Il termine paesaggio indica interpretazione, mutevolezza, storia, trasformazione, luci e colori, alimentazione, benessere, salubrità, bellezza. Tutte queste accezioni concorrono diversamente alla caratterizzazione del luogo e nessuna prevale sulle altre, in via teorica, se non riferita ad un contesto specifico. Dunque, solo un pensiero senza limiti concettuali, può entrare nel luogo, in movimento, cogliendone le relazioni per aprire costantemente nuovi punti di riflessione.
Questo libro coglie i nuovi contenuti del paesaggio connessi sempre di più all’identità, al benessere, alla salubrità e al concetto di beni comuni, alla qualità e all’ecologia, ma anche ai progressivi fenomeni di inquinamento globale, di riscaldamento terrestre e di innalzamento del livello dei mari.
Siamo ancora in tempo per intervenire coscientemente sul nostro pianeta affinché ciò che abbiamo sopravviva per le generazioni future?
INTERPRETAZIONE E TRASFORMAZIONE: PAESAGGIO
€30.00
Maria Gabriella Errico
Editore: Massa
Collana: Architettura, Città, Paesaggio, 12
Anno edizione: 2017
Pagine: 130 p. , ill., Brossura
EAN: 9788895827827 – € 30,00