Questi scritti si propongono di valutare il rapporto tra l’uomo e il paesaggio soffermandosi al rilevamento di dati e giudizi di fatto, non soltanto per individuare specifiche metodologie di intervento, ma per richiamare il progettista alla responsabilità di chi, realizzando nuove strutture sul territorio, deve operare delle scelte e far uso di giudizi di valore etico sulla nuova società in formazione. A quasi dieci anni dalla pubblicazione della convenzione europea del paesaggio, molto è stato scritto dell’influenza del paesaggio sul benessere dell’uomo, ciò nonostante restano ancora molte incertezze sulla sua applicazione. Sono stati realizzati numerosi progetti in Europa preceduti da conferenze, incontri, convegni che hanno coinvolto gli architetti e ribaditi i valori del paesaggio, continuamente danneggiati dalle attività umane. Bisogna ricercare l’essenza del luogo, cioè una strategia progettuale che, coniugandosi con le vocazioni del territorio, prefiguri un progetto integrato di valorizzazione del contesto paesaggistico in armonia con le esigenze tecniche e con gli equilibri ecologici. Progettare un nuovo paesaggio significa modificarlo con umiltà e rinnovata creatività comprendendo i tempi lunghi della storia.